venerdì 29 novembre 2013

29 novembre 1908 - inaugurazione della Vedetta Giubilare

Nel 1908 il Club Touristi Triestini, per celebrare i 60 anni di regno dell'Imperatore Francesco Giuseppe, eresse una maestosa vedetta in prossimità della "Strada Vicentina", sul fondo Doran,

La vedetta, inaugurata ufficialmente il 29 novembre 1908, sotto forma di torre in pietra bianca, alta 11 m, fu progettata dall'arch. Carlo Hesky, e realizzata con fondi raccolti con una sottoscrizione pubblica.

la "Vedetta Giubileare"
il giorno dell'inaugurazione (29/11/1908) 


Una lapide, realizzata dagli allievi della I.R. Scuola Industriale di Stato, riportava un'epigrafe di Pietro Tomasin:

POSTERIS MONVMENTUM
SEXAGESIMI ANNI GLORIOSI REGNI
OPTIMI CAESARIS
FRANCISCI IOSEPHI 
HANC SPECVLAM
ERIGENDAM CVRAVIT
CLUB TOVRISTI TRIESTINI
MCMVIII

(a ricordo per i posteri del LX anno del glorioso regno dell'ottimo Cesare Francesco Giuseppe I il Club Touristi Triestini fece erigere questa vedetta, 1908)

La vedetta sopravvisse alla prima guerra mondiale, nel corso della quale altre vedette e costruzioni lungo il ciglione furono invece demolite per non servire come possibile riferimento all'artiglieria italiana.
Perché questa vedetta fu risparmiata? Forse perché sufficientemente lontana dalla città da poter essere utile come riferimento, o forse per rispetto della figura a cui era dedicata... non lo sappiamo.

Nel primo dopoguerra, nel 1922, con l'avvento del fascismo il Club Touristi Triestini fu sciolto d'autorità e la vedetta espropriata ed affidata alla Società Alpina delle Giulie, che la ribattezzò inopportunamente "vedetta Italia", ed ancor più inopportunamente sostituì l'epigrafe originale con altra, di stampo nazionalistico-irredentista.

La vedetta fu demolita nel 1944 dall'esercito germanico, in quanto possibile riferimento per i bombardieri, ed il materiale completamente asportato. Tant'è che oggi si riesce a trovare a fatica qualche minima traccia della costruzione: qualche resto di plinto in calcestruzzo, nascosto tra l'erba, è l'unica testimonianza che ci resta.

(fonte: carsosegreto.it)

venerdì 22 novembre 2013

22 novembre 1874 - nascita di Silvio Benco


22 novembre 1874 - nasce a Trieste Silvio Enea Benco, scrittore e giornalista che fece parte della "borghesia intellettuale" di Trieste, frequentando anche Italo Svevo e James Joyce.
Morì a Turriaco il 9 marzo 1949.


giovedì 21 novembre 2013

21 novembre 1916 - morte di Francesco Giuseppe I d'Austria


Il 21 novembre 1916, al Castello di Schönbrunn si spegne S.A. Francesco Giuseppe I d'Austria, Imperatore d'Austria (dal 1848) e Re d'Ungheria (dal 1867).

Vogliamo ricordarlo con il bollettino medico del giorno precedente, che ben testimonia la tempra morale ed il senso del dovere di questa augusta persona:

Questi sono giorni di preghiera per lo stato di salute di Sua Maestà Apostolica Franz Joseph Primo, come richiesto ai fedeli dal Cardinale Piffl. Sua Maestà ha ricevuto negli ultimi giorni il Re Luigi di Baviera e due volte gli Arciduchi Carlo Franz Joseph e la consorte Zita di Borbone Parma.
Due giorni fa il 18 novembre, lo staff medico ha emesso la diagnosi di polmonite, l'Erede al Trono Arciduca Carlo è in questo momento in viaggio per tornare a Schönbrunn, visto l'aggravamento delle condizioni di salute che si sono verificate nella giornata odierna. Oggi Sua Maestà si è coricata come al solito alle ore 8 di questa sera dopo aver lavorato tutto il giorno al suo scrittoio. Ha dato ordine di essere svegliato alle ore 4.30 per riprendere il lavoro regolarmente come ogni mattino. 

lunedì 18 novembre 2013

18 novembre 1904 - morte di Eugenio Geiringer


Nato a Trieste  il 25 febbraio 1844, Eugenio Geiringer fu un ingegnere che lasciò ampia traccia delle sue opere.
Iniziò i suoi studi all'Accademia di Commercio e di Nautica e li proseguì all'Università di Padova.
Laureatosi nel 1864, iniziò la carriera di ingegnere assistente alla costruzione dell'Usina Comunale del Gas e insegnò per molti anni disegno geometrico e di macchine alla Scuola Triestina di disegno.
Specializzato nella costruzione di impianti di gas illuminante, diresse, su incarico della ditta Laidlaw & Son di Glasgow, la costruzione delle «officine» del gas nelle città di Caltanissetta e Sciacca in Sicilia. Rientrato a Trieste nel 1868, riprese ad esercitare l'insegnamento come supplente alla cattedra di disegno della Civica Scuola Reale.
Dal 1872 al 1877 fu direttore della Banca Triestina di Costruzioni e, dopo aver superato l'esame di ingegnere civile, diresse i lavori per la costruzione del palazzo municipale (1872-1877) e dell'ampio edificio che ospita oggi l'Istituto Nautico in piazza Hortis; assunse l'impresa della costruzione del palazzo del Lloyd Austro-ungarico in Piazza Grande fu autore di un progetto per la ristrutturazione del teatro comunale G. Verdi.
Suoi sono altresì i progetti per il palazzo già Hotel Vanoli (oggi Duchi d'Aosta) in Piazza Grande (1872-1873), per la demolita villa Basevi in via P. Besenghi, ristrutturata nel 1895-1896, per l'Osservatorio Astronomico e per la propria villa sul colle di Scorcola (1884).
Geiringer fu l'ingegnere che più diffuse a Trieste, allontanandosi dai moduli tardoneoclassici, lo stile neocastellano e neomedioevale. Dal 1882 fino alla morte fu presidente della Società degli Ingegneri e degli Architetti di Trieste, fu autore di numerosi saggi e di monografie di argomento ferroviario; progettò e promosse la diffusione delle linee ferroviarie attraverso la Camicia e l'Istria, ideò la linea Tauri-Wo-chein-Opicina-Trieste-S. Andrea e il sistema tranviario di Trieste, una galleria di circonvallazione tra il centro cittadino e Muggia, la creazione e l'ampliamento del porto di Muggia. Esponente del partito liberale nazionale, risultò eletto Consigliere comunale di Trieste nel 1877, fu deputato alla Dieta provinciale, presidente della Commissione pubbliche costruzioni, membro della Commissione all'istruzione, del Consiglio superiore della Cassa di Risparmio e di molte altre assemblee, nonché componente del curatorio dei Musei civici di antichità e di storia naturale.
Fu inoltre tra i fondatori della Società Alpina delle Giulie, della quale fu poi presidente dal 1886 al 1892; fu direttore e presidente della Società d'Igiene, vicepresidente della Società d'abbellimento della città di Trieste e direttore della Società delle Corse, nonché direttore della Società Anonima delle Piccole Ferrovie e progettista della linea tranviaria elettrica Trieste-Opicina.
Cessato il mandato di Consigliere comunale nel 1902, Geiringer continuò l'attività di ingegnere progettando, assieme all'arch. Mùller il palazzo della Banca Austroungarica di corso Cavour in Trieste e dirigendo i lavori di costruzione della sede delle Assicurazioni Generali in Roma.

sabato 16 novembre 2013

16 novembre 1813 - fondazione dello Stabilimento Musicale Triestino

uno spartito con il timbro dello "Stabilimento Musicale Triestino"
(fonte: forum www.atrieste.eu)

16 novembre 1813 - Domenico Del Maschio da Vicenza, detto "el Vicentin", fonda lo Stabilimento Musicale Triestino.
Si trattava di una sorta di negozio-teatro in piazza della Borsa, dove venivano svolte le più varie attività: noleggio e vendita di strumenti musicali e spartiti, ma anche un esclusivo "fuoco in fiaschette", ovvero "Mastice infiammabile per accendere all'istante la candella o la pippa"; ma anche rappresentazioni teatrali, e la gestione di una biblioteca circolante di carattere musicale.

Nel 1846, alla morte del fondatore (pare intervenuta per un colpo apoplettico, a seguito del litigio con un cliente che gli aveva riportato uno spartito rovinato), l'attività fu gestita dalla vedova e, successivamente, ceduta a Carlo Schmidl, che la espanse e le fece guadagnare importanza grande notorietà: nel 1913 disponeva di filiali a Vienna e Lipsia.

Nel 1924 Carlo Schmidl fondò il Museo Teatrale che ancora oggi porta il suo nome, e che alla sua morte (7 ottobre 1943) donò le sue collezioni al Comune di Trieste.
Per la ricchezza della sua collezione, il Museo Carlo Schmidl contende la palma del maggior museo teatrale a quello de La Scala di Milano.

venerdì 15 novembre 2013

15 novembre 1910 - marea record a Trieste

Il 15 novembre 1910 si verificò a Trieste una marea record: ben 150 cm (riferiti al livello medio “Hopfner”del 1911).
Un'altra marea, ancor più eccezionale si ebbe il 26 novembre 1969: 193 cm!



giovedì 14 novembre 2013

14 novembre 1908 - inaugurazione del Civico Frenocomio


14 novembre 1908 - viene inaugurato il Civico Frenocomio "Andrea di Sergio Galatti".

Il nuovo istituto va a sostituire il vecchio Civico Manicomio, situato sul colle di San Giusto, e che operava fin dal 1843.
Il Civico Frenocomio è ospitato nel comprensorio di San Giovanni e, in seguito, diventerà l'Ospedale Psichiatrico Provinciale che opererà fino al 1975.

Lo Statuto  era stato redatto nel 1906, conformemente alla legge austriaca del 1874 (meno restrittiva di quella italiana del 1904, che a Trieste entrerà in vigore dopo il 1918).

Tra l'altro, lo Statuto recita:
Il trattamento e la cura dei malati devono essere corrispondenti ai dettami della scienza medica ed ai più rigorosi principi d'umanità. 

Sotto molti punti di vista, il modello triestino è all'avanguardia rispetto ad altre istituzioni dell'epoca:
molta importanza viene infatti attribuita all'ergoterapia (o "terapia occupazionale"), e sono previste delle forme di compenso per i malati più laboriosi.
L'ergoterapia è l'elemento fondante del modello non reclusivo,  al quale si ispira Luigi Canestrini, principale artefice nonché primo direttore del nuovo Frenocomio.
L'istituto non dispone di una colonia agricola, e quindi l'ergoterapia consiste principalmente in lavori artigianali: a tal fine, all'interno dell'ospedale vengono allestite diverse officine, a disposizione dei pazienti.

mercoledì 13 novembre 2013

13 novembre 1917 - Trieste viene occupata dalla flotta alleata (ma solo nella propaganda...)


Nei giorni successivi alla disastrosa disfatta di Caporetto, l'esercito italiano cercò di risollevare il morale dei suoi soldati in ritirata ed allo sbando diffondendo false notizie di propaganda.

Léon Gurekian (un intellettuale e patriota armeno, esule ad Asolo durante la Grande Guerra), autore di un interessantissimo diario del periodo di guerra, il 13 novembre 1917 scrive:
 
Il maresciallo mi ha fermato per annunciarmi che la situazione si è evoluta a nostro favore.
Corre voce che la flotta degli alleati ha occupato Trieste.
Un tenente mi ha detto che fra poco inizierà l’offensiva simultaneamente ad uno sbarco di truppe sul Tagliamento e così l’orda barbara sarà presa in mezzo a due fuochi.

Ovviamente, tutta propaganda: l'esercito italiano a Trieste ci metterà piede solo dopo la firma dell'armistizio, un anno dopo.

giovedì 7 novembre 2013

7 novembre 1845 - nascita di Karl Ludwig MOSER


7 novembre 1845 - nasce a Teschen (Tesin – Rep. Ceca) Ludwig Karl MOSER

Dopo essersi laureato a Vienna, intraprese la carriera di insegnante; nel 1876 si trasferì quindi a Trieste per insegnare matematica, fisica e scienze naturali al Liceo Statale (K. K. Staats-Ober-Gymnasium)

Grande amante del Carso, a cui dedicò per tutta la vita studi naturalistici e paleontologici con grande passione; condusse quindi pionieristici scavi archeologici in molte grotte, castellieri e necropoli del litorale, gettando le basi di tutte le conoscenze attuali sulla preistoria e protostoria del territorio.

Si dedicò con entusiasmo alla speleologia, dandole grande impulso attraverso anche estesi studio di carsismo, speleoclimatologia e speleobiologia.

Nel 1895 diventò Presidente del Club Touristi Triestini, ricoprendo la carica fino al novembre 1899.
Morì a Bolzano il 2 giugno 1918.


domenica 3 novembre 2013

3 novembre 1914 - dal fronte della Galizia


Un mese prima, il 3 ottobre 1914, Ferdinand Krishan scrisse la sua ultima lettera al fratello Luigi, a Trieste:

Carissimo fratello!
Queste sono forse le mie ultime righe che rivolgo a te!
Se dovessi cadere, ricorda che sono morto da bravo soldato e che il dovere fu sempre la cosa più importante per me!
Pensate a me e ricordatemi ogni anno con una S.S. Messa. Perdonatemi tutto ciò che forse vi ha fatto male e pregate per me!
Ma forse ritornerò nonostante tutto ed allora saremo di nuovo allegri!
Accettate tutti le mie sentite parole d'addio, la sig.ra Adele e i miei nipoti Alfonso, Regina, Tonin e Pasquale, loro zio gli augura tutta la felicità per il futuro!
A te, caro fratello, un bacio fraterno, un addio o arrivederci!
Con Dio per l'imperatore e la patria!
Il tuo Ferdinand.

 Di Ferdinand non si ebbero mai più notizie: disperso in Galizia.

Attraverso le parole di Ferdinand, vogliamo così oggi ricordare tutti i triestini, caduti in ogni tempo e su tutti i fronti per difendere la propria Patria.