sabato 20 luglio 2013

20 luglio 1866 - Battaglia di Lissa


Venerdì 20 luglio 1866, nelle acque di Lissa (Vis) la flotta austriaca al comando del trentanovenne contrammiraglio Wilhelm von Tegetthoff attaccò e sconfisse la flotta Italiana comandata dall'ammiraglio Persano.
Di fronte agli 7492 uomini d'equipaggio della flotta austriaca stavano 16000 uomini imbarcati sulle unità italiane.
Alle 7 corazzate austriache per 27.000 tonnellate e 176 cannoni di tecnologia superata, facevano riscontro 12 corazzate italiane per 46.000 tonn. e 252 cannoni moderni di grosso e medio calibro.
Contro i 7 navigli austriaci per 18.000 tonn. e 342 cannoni, gli Italiani disponevano di 13 navigli per 35.000 tonn. e 424 cannoni.
Le artiglierie italiane potevano sparare da 1000 metri con proiettili fino a 1,5 quintali; i proiettili austriaci non pesavano più di 13 chili.
Vedendo arrivare la flotta austriaca, Persano esclamò ridendo:"Arrivano i pescatori!". Tegetthoff ai suoi disse: "Su navi di legno, cuori d'acciaio!" Tegetthoff impartiva gli ordini ai suoi in italiano e in dialetto veneto. Al proprio capo timoniere chiese: "Cossa te par, Nane, ghe la faremo?"
Sfondata la linea di difesa nemica e gettato lo scompiglio tra le sue file, alle 11.30 la fregata austriaca "Erzherzog Ferdinand Max" al comando di Tegetthoff, sperona la "Re d'Italia" che affonda nel giro di due minuti e mezzo portando con sè circa 600 uomini.
Alle 14.32 la corazzata italiana "Palestro" esplode ed affonda a causa dei colpi subiti che avevano innescato un incendio a bordo. La flotta italiana si volge quindi verso ovest, abbandonando il campo di battaglia.
Un mese dopo, il 6/8/1866, in seguito ai danni subiti e ad una tempesta, anche la modernissima, superba corazzata "Affondatore" (costruita da poco in Gran Bretagna), affondò al largo del porto di Ancona.
Con la pace di Vienna, del 3 ottobre 1866, l'Italia in grazia della sua alleanza con la Prussia vincitrice a Sadova, ottenne il Veneto (dal quale provenivano buona parte dei marinai che avevano combattuto con Tegetthoff).
Ma se a Lissa avesse vinto la flotta italiana, le rivendicazioni territoriali sarebbero state sicuramente maggiori. Alcuni storici parlano della possibile cessione dell'Istria o di parte della Dalmazia, o del Trentino.
Vi immaginate se l'Austria avesse dovuto cedere Trieste nel 1866?
Quando Trieste vedrà una sua via degna di tale nome dedicata a Wilhelm von Tegetthoff che ci salvò all'Austria?


Da leggere: "Lissa, 1866. La grande battaglia per l'adriatico" di Giacomo Scotti

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